Ho vinto la scommessa con Giusy sulla partita: la serata appena finita la partita

per chi volesse contattare, fare commenti, insultare, dire qualsiasi cosa alla protagonista può scrivere a giusyna87@protonmail.com

Al triplice fischio dell’arbitro mi alzo in piedi e per rendere chiaro a Giusy quello che sarà nei prossimi giorni,   le indico i piedi intimandole di inginocchiarsi e mettere le mani dietro la schiena per rendere bene chiaro quello che dovrà essere il suo destino nei prossimi giorni.

Giusy dopo aver fatto quello che le avevo ordinato dice “Sii gentiluomo che ho un compagno”

Io le rispondo “cosa stai cercando di fare venire meno ai patti!’”

In realtà si vedeva che non voleva venire meno ai patti, dato il modo dolce e malizioso con cui diceva quelle parole, ma solo provocare un atteggiamento che conosco molto bene, la mia compagna lo faceva sempre all’inizio della nostra relazione per testare le mie capacità di dominante, ma dopo essere finita spesso male e con punizioni che non immaginava non lo fa più da un bel pezzo.

Giusy allora vedendo la mia reazione risoluta dice:” i patti sono che me lo metterai in bocca e che sarò la tua troia e tu sarai il mio padrone, però ti chiedo di pensarci, magari puoi anche capire meglio la tua situazione”

Le rispondo “non se  ne parla proprio, adoro la mia collega napoletana snob, altezzosa e fidanzata che per qualche giorno diventerà la mia cagna”

Giusy allora dice “dovrò allora onorare la scommessa?”

Io risposi “Hai perso, ora vuoi perdere la dignità nel pregarmi di rinunciare o vuoi essere una donna di parola?”

Giusy allora disse “Lo sai che sono una donna di parola e riconosco di essere perdente e accetto di servirti”.

Allora le dissi “Bisogna festeggiare, farò portare una bottiglia di Champagne ovviamente non potrai rivestirti, così vedranno tutti che il nostro non è un incontro d’affari o se la sembra apparirà che sei tu quella che incassa, così la prossima volta impari ad aprire la bocca e a dire stronzate, pensaci bene prima di farti venire  la voglia di dire qualcosa di inappropriato!”

“Ho imparato la lezione” disse Giusy

Arrivata la cameriera, Giusy diventò tutta rossa dalla vergogna, sicuramente la cameriera aveva capito male quello che stava succedendo tra me e Giusy vedendola tutta nuda.

Una volta che la cameriera se ne andò dissi “un brindisi alla sconfitta della mia collega altezzosa e alla sua sottomissione per i prossimi giorni”

Mi siedo allora sul divanetto in cui avevamo visto la partita e ordino a Giusy di sedersi sopra di me. Incominciai finalmente a palparle le tette dritte e morbide, senza doverle più occhieggiare dalla scollatura e francamente godevo nel farle pesare il mio sorrisetto ironico a ogni carezza, a ogni gesto. Era tremendamente bella, ma non riuscivo a distrarmi dal piacere di vederla senza più la sua monumentale altezzosità stroncata dalla sconfitta nella scommessa.

Mi sono poi alzato mi sono abbassato i pantaloni, dagli slip ormai si vedeva tutta la mia eccitazione.

Giusy disse: “come posso servirla padrone, posso iniziare leccandole le palle o ha richieste particolari?”

Io dissi “Inizia dalle palle e poi risali che voglio godermi la vittoria”

Giusy rispose “Certo, lei ha vinto padrone ed è giusto così”

Si vedeva che la eccitavano le mie parole e i miei commenti e che in fondo era una di quelle donne che si eccitano ad essere dominate.

Le dissi allora “toccati le tette con le mani!” praticamente era come si tirasse su le tette, mentre mi succhiava il cazzo.

Dopo un po’ affermai “per mostrarti che sono un gentiluomo ti faccio scegliere, vuoi la mia sbroda direttamente in bocca o sul viso?

Si vedeva che era molto eccitata dal modo in cui le posi la domanda e mi rispose “preferirei sul viso”.

Io allora dissi “perché? Forse pensi che ti faccia ingoiare il mio seme…”

Lei sorridendo mi rispose “No, solo perché temo che mi possa andare in gola e tossire, se vuole posso ingoiare dopo padrone.”

Allora risposi “Molto bene, così mi piacelo prenderai prima sul viso e poi ingoierai, apri la bocca, tira fuori la lingua e usa le mani per segarmi e continua a guardarmi.”

Lei eseguì visibilmente sempre più eccitata.

Lei mi sorrise e guardandomi disse “il tuo cazzo è enorme2

Io risposi sorridendo dicendo “sei una cagna Giusy”.  Mentre lo dicevo sborrai nel suo viso.

Giusy allora chiese “Padrone ho allora il permesso di ingoiare la sua sbroda?”

“Si, Giusy” risposi.

Ora farò una passeggiata, non ti sarà permesso di pulirti fino a quando ritornerò e poi le dissi “sai cosa ti aspetterà, vero?”

Mi chiese allora “Posso chiederti un favore’” Puoi comprare del lubrificante anale, non ero preparata”

La accarezzai dicendo “non eri preparata, perché pensavi di vincere, ma adesso che hai perso vedo che stai mostrando consapevolezza.”

Giusy rispose “si, ho perso e per questo ti chiederò questo favore, ora starò più attenta a quello che ti farò, ma ti prego non incularmi senza lubrificante anale”

Le risposi che andavo, ma quando sarei tornato ti voglio trovare sul letto in posizione.

Appena entrato disse “Ecco il lubrificante”. Quello che volevo fare io, però sicuramente non era quello che lei sperava avessi fatto.”

“Mettiti a 90”

Ho aperto il lubrificante e le ho messo solo una piccola goccia insignificante, da renderlo quasi impercettibile dicendole che sarebbe bastato per una cagna come lei.

Glielo misi dentro tutto su un colpo urlai “quanto sei bella col culo aperto sognavo questo momento da un mese.

Si vedeva che cercava di non urlare per non darmi soddisfazione decisi allora di infierire, intimandole di stare in giù che non me fregava un cazzo se le faceva male, risbattendolo quindi con ancora. maggiore violenza.

Giusy non ce la fece più a non urlare, iniziò a mordere il materasso segno che il dolore era lancinante, la scarsa lubrificazione si vede che aveva avuto il suo effetto.

Dopo aver sborrato copiosamente la sculacciai e poco dopo mi accasciai sul letto, ma dopo un po’ Giusy mi mise le mani sulle palle e mi disse “avevo anche messo lo smalto azzurro”.

Io le risposi “Si vede che eri sicura di vincere, cagna”

Giusy mi rispose “Invece ho dovuto fare un pompino ed essere inculata da un bastardo come te!”

Mi ha sussurrato sull’orecchio “ se vuoi aspettiamo, se devi riprenderti…”

Io le dissi “dovrai essere punita per questa battuta nei confronti del tuo padrone, apri gambe cagna!”

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