l’asta delle schiave per beneficenza 1

Francesca aveva incontrato Marco a un evento Bdsm  e da allora si erano incontrati un paio di volte per un aperitivo, lo trovava veramente affascinante. L’aveva persino presentata a una stilista che realizzava abiti in latex, che le aveva preso le misure e aveva realizzato un vestito per lei.Una sera la chiamò e le disse che era stato invitato a un evento molto esclusivo e si chiedeva se avesse voluto venire. Le spiegò che si trattava di un evento di beneficenza in una villa fuori città. A prima vista sembrava una cosa fantastica, così le chiese di trovarsi a bere un aperitivo per spiegarle meglio.

Quando si trovarono, lui le mostrò subito l’invito per l’evento. Le disse che si trattava di un evento di beneficenza in abito da sera, con champagne e tartine e un’asta di beneficenza e le mostrò alcune foto della bellissima villa.

Il tema della serata era la moda fantasy, che era anche il tema dell’asta di beneficenza.

Marco le disse anche che gli sarebbe piaciuto davvero che lei indossasse l’abito in latex che le era stato fatto, dato finora non l’aveva mai fatto. La incoraggiò dicendo che molte altre donne avrebbero indossato abiti in pelle e latex.

Francesca accettò.

Poi le disse che sarebbe stata fantastico se, oltre a indossarlo avesse partecipato anche all’asta di beneficenza. Lei non ne era affatto convita di partecipare, ma lui le spiegò che era proprio come una sfilata e ogni persona che avesse preso parte all’asta avrebbe ricevuto un’offerta e il miglior offerente avrebbe convinto la signora a unirsi a loro per tutta la durata della sera. Con riluttanza lei accettò dopo che lui le promise che avrebbe fatto un’offerta per lei, dopo tutto era per beneficenza!

Marco fece in modo che Francesca venisse a casa sua in anticipo, accompagnandola poi lui all’evento da bravo cavaliere.

Quando Francesca arrivò con il suo vestito a casa di Marco, lui ebbe una sorpresa per lei.

Aveva fatto in modo che un truccatore e un parrucchiere professionista la preparassero e le aveva anche comprato un paio di regali.

Il primo erano un perizoma e un reggiseno in latex nero. Il secondo era un paio di stivali in pelle nera elasticizzata con tacco 17!

Francesca si infilò il minuscolo perizoma, tanto piccolo che era come se non avesse messo nulla, poi indossò il reggiseno a mezza coppa. Poi infilò le gambe negli stivali, che erano bellissimi e le arrivavano fino alle gambe. Adorava gli stivali ed era sorpresa di come riusciva a stare in piedi con i tacchi a spillo, anche se avevano un plateau di un centimetro che la aiutavano.

Marika, la truccatrice, la fece sedere mentre le fece i capelli e poi il trucco. Applicò molto più trucco di quello che Francesca portava di solito. Le mise il mascara sulle ciglia, le applicò un ombretto grigio scuro scintillante e le truccò le labbra con un rossetto rosso intenso e lucido. L’effetto era molto drammatico e deciso.

Francesca si mise quindi il vestito di latex che aveva comprato. Aveva una scollatura e un taglio basso sulla schiena. Era tagliato stretto sulla vita e sulle cosce, prima di scendere direttamente al livello del pavimento. Francesca si infilò nel vestito e lo tirò su fino a quando la cavezza non le superò la testa. L’abito, fatto su misura, si adattava perfettamente al suo corpo, incurvandosi sulle sue natiche. Il taglio stretto che l’abito aveva sulle gambe significava che non appena spostava il lungo spacco verso l’alto, il davanti si apriva per mostrare l’intera gamba con lo stivale. Sul davanti il vestito era tagliato stretto per tenere le mammelle in posizione, e il mezzo reggiseno nero sottostante assicurava che fossero perfettamente modellate per risaltare contro la gomma tesa del vestito. Con gli stivali il vestito arrivava appena al pavimento e sul retro aveva una leggera coda di pesce che lo faceva ondeggiare elegantemente sul pavimento. Marika prese una bomboletta di spray al silicone e la spruzzò dappertutto, dando al vestito una meravigliosa lucentezza a specchio, oltre a far brillare la pelle di Francesca.

Marco entrò ““WOW, sembra che tu valga un milione di dollari”.

Francesca era altrettanto sbalordita del suo aspetto.

Marco la accompagnò al locale dove si sarebbe svolta la festa, che distava ben due ore di macchina.

Quando arrivarono, Francesca vide che l’ingresso era tutto illuminato. Marco fermò l’auto proprio davanti all’ingresso e le aprì la portiera.

Appena scesa, un fotografo iniziò subito a fotografarla, come se fosse una celebrità, mentre saliva i gradini di pietra del portico.

Marco la raggiunse mentre entrava nel grande atrio. C’erano già molti uomini in smoking e ragazze vestite nei modi più diversi.

Un cameriere le offrì subito un bicchiere di champagne.

Mentre attraversavano la sala, una donna si avvicinò a Marco.

“Ciao Marco, oh questa deve essere Francesca”.

“Sì, salve”.

“Beh, Francesca, sono molto contenta che Marco ti abbia convinto a partecipare alla nostra asta di stasera”.

“Beh, è tutto a favore di una buona causa”.

“Sì, certo.”

“Oh, posso chiederti di indossare questo, aiuterà coloro che faranno le offerte a sapere su quale lotto stanno facendo l’offerta”.

Le diede un collare di metallo lucido con un grande anello sul davanti, da cui pendeva un grande disco rosso con il numero 10.

Con molta disinvoltura mise il collare al collo di Francesca e lo fece scattare sul retro. Il grande disco pendeva appena sopra le sue tette.

Francesca notò che alcune delle altre ragazze indossavano gli stessi collari, ma con dischi di colore diverso.

“Quando saremo pronte una delle altre ragazze ti mostrerà dove andare, Francesca. Nel frattempo, divertiti”.

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