il lento scivolare di una coppia nell’abisso della sottomissione: la festa
Le tre ragazze Ivana, Francesca e Marta vennero portate in un grande salone dove sarebbe cominciata la festa che Peter avrebbe dato ai suoi ospiti tutta gente dell’alta società che amava godere delle disgrazie altrui.
Il salone era diviso in due spazi da una parte c’erano gli ospiti del loro aguzzino Peter, persone più o meno di tutte le età anche se la maggioranza veleggiava verso la cinquantina, e dall’altra parte erano presenti una quindicina di ragazze tra cui Ivana, Francesca e Marta che rappresentavano la pietanza che sarebbe stata fornita durante la serata.
Le schiave era tutte vestite solo in costume, tranne Ivana, Francesca e Marta che sarebbero state le star della serata che erano state vestite con un miniabito aderente con scollatura ad U.
All’inizio della serata venne proiettato il video in cui Ivana, Francesca e Marta violavano l’obbligo della castità forzata. Finita la proiezione Peter chiese alle sue ospiti e ai suoi ospiti quale sarebbe stata la punizione migliore a cui le tre schiave avrebbero dovuto essere sottoposte: le idee non furono molto originale anche perchè molte delle cose che venivano proposte erano già state realizzate.
Allora Peter chiamò al centro del salone Maria una donna di 60 anni con una lunga carriera di mistress alle spalle. Peter la accolse al centro del salone imbastastendone le lodi di fronte ai suoi ospiti e dicendo che si trattava di una padrone di grande esperienza e che avrebbe saputo dare una lezione a queste schiavette indisciplinate alle prime armi.
Quando Maria si avvicinò Ivana ebbe un sussulto di terrore, infatti era la madre di una sua vecchia compagna di università e il terrore che potesse circolare la voce che invece di essere una brava madre di famiglia era solo una schiava, una cagna che partecipava a questo tipo di feste la atteri.
Maria si avvicinò alle tre schiave strizzando I capezzoli con unghie in modo violento attraverso il vestito a tutte e tre e affermò: Cari amici vedrete uno spettacolo che vi ha divertirà come non mai e queste troie si ricorderanno la punizione che infliggerò loro per tutta la vita.
Toglietevi questi straccetti intimò loro e Ivana, Francesca e Marta si ritrovarono completamente nude davanti a tutti quei depravati che urlarono immediatamente complimenti volgari nei loro confronti.
Maria fece portare una poltrona dove si sedette aprendo le gambe costringendo Ivana a leccare la sua figa ormai glabra, mentre Marta e Francesca furono costrette a pulirle gli stivali con la lingua.
Per Ivana fu una prova terribile le stavano venendo I conati di vomito a leccare quella figa larga, glabra e con qualche pelo bianco e da un odore nauseabondo che era il segnale che Maria non la lavava da almeno una settimana, ma non osò togliere la bocca per paura di essere punita. Dopo circa dieci minuti Maria fece segno alla tre schiave di fermarsi e chiese al pubblico di dare un giudizio sul comportamento delle tre schiave dovevano fare mettere pollice verso se si erano comportate male e dovevano essere ulteriormente punite cosa che fece la maggioranza del pubblico in preda ai peggiori istinti sadici.
Maria con sorriso beffardo disse il pubblico ha deciso per un ulteriore punizione, prese allora dei morsetti e li attaccò sui capezzoli delle tre schiave ordinando loro di fare una passeggiata tra il pubblico. Vedendo che le tre schiave camminavano troppo velocemente ordinò loro di fermarsi davanti a ognuno degli ospiti di Peter quasi tutti toglievano e rimettevano I morsetti che le ragazze avevano sui capezzoli procurando loro dei dolori lancinanti ripetendosi questa cosa per tutte le persone presenti nella sala.
Una volta finita questa tortura le ragazze tornarono da Maria che disse inizialmente vi siete comportate male inizialmente con gli ospiti del padrone di casa di questa bella festa dovremmo chiedere loro se meritate una nuova punizione o è sufficiente così. Purtroppo per le ragazze il pubblicò votò che la punizione non era stata eseguita correttamente e che quindi Maria avrebbe dovuto sottoporle a una nuova prova.
La prova consisteva nel fatto che Ivana, Marta e Francesca dovevano ripassare tra il pubblico che poteva fare loro quello che volevano. Questa volta stettero molto attente a non dare l’impressione di volersi tirare indietro, ma la prova fu terribile le donne soprattutto quelle con le unghie lunghe strizzavano in modo violento I capezzoli, altre strizzavano sempre con unghie il clitoride, per non parlare di schiaffi violenti sulla passerina, dita in bocca da parte di vecchi bavosi. Dopo aver ripassato tutti gli ospiti I dolori fisici delle ragazze nelle parti intime e ancor di più quelli psicologici di essere state sottoposte a una prova del genere furono tremendi.
La loro punizione era finita anche se la serata sarebbe continuate in forma privata nella villa di Peter infatti ogni ragazza sarebbe stata assegnata a un ospite per concludere la serata.
Ivana, Francesca e Marta una volta riaccompagnate nei loro alloggi pensavano che il peggio fosse passato e che quello che avevano subito fosse stata solo una brutta esperienza, ma da guardare al passato.
Le cose non stavano affatto così però, e la serata era solo agli inizi, infatti dopo qualche ora furono richiamate nell’immenso salone della villa e Peter in persona disse che ognuna di loro sarebbe stata assegnata a ciascuno dei suoi ospiti e con lui o lei avrebbe passato la notte.
La scelta da parte degli amici di Peter sarebbe avvenuta attraverso un asta, ovviamente Ivana, Francesca e Marta vennero tenute per ultime essendo il pezzo forte della serata.
La tensione era palpabile nei loro volti e il terrore di finire tra le grinfie di Maria la sessantenne sadica ex mistress era notevole. Dopo circa un’ora di attesa che per le ragazze furono interminabili venne il loro turno. In un primo momento furono assegnate a un anziano signore con uno spiccato accento messicano che fece un offerta stratosferica per tutte e tre e la cosa tranquillizzò sull’istante le ragazze, però fu solo un attimo in quanto si qualificò come il marito di Maria e disse che la notte con le tre era il suo regalo per il loro anniversario di matrimonio.
Maria prese le tre, mise loro collare e guinzaglio e le accompagnò nel suo alloggio. Per prima cosa intimò loro di abbassare sempre lo sguardo in quanto come luride schiave non erano degne di guardarla negli occhi e che dovevano essere subito punite in quanto si era chiaramente resa conto durante l’asta che non volevano diventare sue schiave.
Le tre schiave furono fatte appoggiare con le mani a ridosso dell’armadio e ricevettero ognuna una quarantina di vergate con un una canna di bambù, i loro sederini erano sensibilmente rossi e doloranti e chiedevano pietà ben sapendo che sarebbe stato solo l’inizio di un supplizio.
Subito dopo essere state frustate Maria ordinò a Francesca di sdraiarsi sul letto, poi ordinò alle altre due schiave di portare una gogna vicino al letto. Queste portarono la gogna con enorme fatica vicino al letto, ma cercarono di non far vedere la fatica che era presente nei loro volti temendo la rabbia e l’eventuale punizione della mistress.
Maria a questo punto cosparse i piedi della malcapitata di sale e le altre due schiave si guardarono scettiche domandosi a cosa sarebbe servito il sale. Dopo aver cosparso il sale Maria aprì una porta da cui uscì una capra che si diresse immediatamente verso Francesca in quanto le capre sono un animale avido di sale. La lingua della capra provocava del solletico dal quale era impossibile resistere anche se inizialmente Francesca ci provò, ma poi cominciò a ridere all’impazzata farfugliando frasi di pietà verso la mistress, implorandola di finirla cosa che fece solo quando si trovò al limite della sopportazione. Maria disse poi che il trattamento avrebbero dovuto subirlo anche le altre schiave. Ivana avendo la sfortuna di essere l’ultima a subire la tortura della capra ebbe anche l’ansia e l’angoscia di dover attendere un sacco di tempo e questo fu per lei tremendo.
Terminato il supplizio Maria disse loro che siccome si era comportate bene meritavano un premio: si mise a cavalcioni e si mise a pisciare in mezzo alla stanza e poi disse che come premio per essersi comportate bene avrebbero avuto l’onore di assaggiare la pipì della loro padrona. Le tre schiave per paura di punizioni forti si misero a pulire il pavimento leccando tutta la pipì tra conati di vomito. Una volta finito di pulire il pavimento vennero fortemente redarguite da Maria in quanto leccare la pipì della loro padrona doveva essere una gioia e dovevano ringraziarla di avere dato loro questo onore e che per questo affronto sarebbero state severamente punite, ma questo sarebbe avvenuto l’indomani prima di andare via dalla villa di Peter in quanto avrebbero dovuto stare nell’ansia di quella che sarebbe stata la punizione per tutta la notte fino a quando non si fossero svegliate.
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