Le cagne dei centri commerciali: la sfilata
Gli affari cominciavano ad andare bene, ero riuscito a rimettere in sesto i negozi che Marco aveva in gestione, ma l’attività di reclutamento che svolgevano le hostess e soprattutto il via vai con l’albergo cominciava a dare un po’ troppo nell’occhio, anche perché cominciava a diffondersi anche sui social la notizia che in certi centri commerciali c’erano delle signorine compiacenti che in cambio di bei vestiti, trucchi ed accessori si accompagnavano volentieri ad uomini facoltosi anche se non particolarmente attraenti, questi ultimi infine erano attratti da queste donne e ragazze perché non erano le solite escort, ma donne della porta accanto che volevano solo prendersi qualche sfizio per poi tornare alla vita di tutti i giorni.
Cominciai quindi a pensare che era ora di cominciare a sfruttare i video girati nell’albergo per ricattare e fare una proposta alettante a queste donne. Avrei cominciato a contattarle proponendo loro una alternativa a cui non era molto difficile fare una scelta: o avrei mandato i video delle loro performance a mariti, fidanzati, famiglie etc o avrebbero cominciato a collaborare con me coinvolgendo amici, conoscenti, organizzando eventi che sarebbero stati ricompensati per ogni vendita che sarebbero riuscite a portare nei negozi, ovviamente da quel momento sarebbero diventate mie schiave e se non avessero prodotto a sufficienza avrebbero potuto essere punite.
Decisi quindi di convincere Marco a disinvestire sulle hostess che ci avevano procurato così tante vendite fino ad adesso per investire in eventi, sfilate e altri avvenimenti la cui organizzazione sarebbe stata in mano completamente alle nostre clienti, così noi non avremmo rischiato nulla e neanche loro fare dei regali a una bella donna non è un reato, quello che capita poi non è poi affar nostro, ovviamente non gli dissi che forma di controllo avrei assunto su queste persone.
Il primo evento che organizzammo fu una sfilata di moda dove in passerella sarebbero sfilati i migliori abiti dei nostri negozi alle passate clienti fu affidata l’organizzazione della pubblicità, degli inviti, delle pubbliche relazione insomma sapevano che dovevano cercare di portare alla sfilata donna con il sogno di indossare certi abiti, ma anche disposte a tutto per poterlo fare fissando anche un target di vendita per la serata che se non fossero riuscite a raggiungere sarebbero state severamente punite.
L’evento fu organizzato all’interno di una discoteca e fu riuscitissimo sarà anche perché sfilate di moda con quel dispendio di mezzi non avvengono tutti i giorni in Veneto, anche la presenza maschile era ben nutrita le nostre ex clienti avevano messo bene in giro la voce che molte sarebbero state disposte a tutto pur di indossare quegli abiti.
Mentre avveniva la sfilata di moda le nostre ex clienti chiacchieravano e bevevano amabilmente tra il pubblico, cercando soprattutto di favorire la conoscenza tra ricchi signori presenti, le loro amiche e conoscenti presenti alla serata.
Complice l’alcol, l’affabilità di belle donne poco vestite, arriviste, disponibili le vendite furono stellari e Marco mi guardò luccicando gli occhi dicendomi ce solo un bastardo come me poteva arrivare a sfruttare le debolezze delle donne a proprio vantaggio.
Qualche giorno dopo convocai in ufficio le ex clienti che avevano partecipato e organizzato la serata dicendo loro che la serata sembrava essere andata bene, ma mi aspettavo un introito decisamente superiore, quindi sarebbero state punite e la punizione le sarebbe servita per lavorare meglio e rendere di più le prossime volte.
Invitai le donne a spogliarsi, a denudare i loro culi appoggiando le mani contro il muro per essere punite.
Presi una frusta in cuoio intrecciato e con un manico di legno e cominciai a frustare i culi delle donne presenti fino a farli diventare viola, anche se in fondo ero pienamente cosciente che avevano dato il meglio di se stesse, ma ritenevo che non era ancora abbastanza e potessero dare ancora di più e lo avrebbero sicuramente fatto per non far diventare di nuovo i loro sederini così viola.