omicidio nel club bdsm discesa negli inferi
Jessica venne quindi portata insieme alle altre ragazze dal club bdsm selezionate verso un lungo corridoio che finiva in una parete cieca che nascondeva una porta camuffata nel muro che dava verso un passaggio segreto, passato il quale si accedeva a una parte antica della villa che sarebbe stato il nuovo alloggiamento delle ragazze. Le stanze dovevano essere un tempo le segrete della villa, o forse un carcere date le possenti inferiate che davano verso l’esterno e le ragazze capirono che se erano state condotte fin lì non dovevano aspettarsi nulla di buono.
L’alloggiamento delle ragazze era assai diverso rispetto a quello di cui avevano goduto fino ad ora nel club bdsm, vennero infatti messe tutte insieme in una stanza con letti a castello, e un unico bagno con nessuna possibilità di intimità e di privacy personale. Molte di loro sapevano che il motivo per cui si trovavano lì poteva essere la non corretta depilazione della passerina la cattiva igiene personale o la cura del loro fisico, e onde evitare guai maggiori incominciarono a curare questi aspetti molto di più seppur nella vergogna di doverlo fare senza un minimo intimità.
Jessica curò la depilazione della sua passerina solo parzialmente perchè voleva vedere con una disubbidienza parziale a cosa sarebbe andata incontro.
Il giorno successivo le ragazze furono convocate in una stanza e venne detto che ne sarebbero state selezionate alcune per una festa che si sarebbe tenuta nella villa e che quello che cercavano erano le più ribelli da domare in quanto questo era il genere di schiave che amavano i partecipanti a questo tipo di feste. Gli invitati infatti venivano descritti loro come persone particolarmente sadiche che amavano le schiave più ribelli e che si sarebbe trattato di una festa senza limiti in cui avrebbero potuto subire di tutto, anche se venne detto loro che nessuna ci aveva mai rimesso la pelle.
Solo il fatto di sentire queste parole mise nel terrore le ragazze, il fatto che venisse rimarcato che non c’era mai scappato la morta significava che le pratiche erano veramente estreme, mentre Jessica sapeva che probabilmente una morta c’era stata data la situazione e lei si trovava lì giusto per scoprirlo.
La selezione fu molto diversa dalle precedenti: le ragazze furono valutate non solo per la loro merce, per la cura della loro passerina o del loro fisico, ma anche in modo più selettivo che in precedenza per il grado di resistenza al dolore e al sadismo e quelle che avrebbero resistito di meno sarebbero state portate alla festa alla mercè di questi sadici in cui non si sapeva cosa sarebbe successo.
Le prove a cui furono sottoposte la ragazze nel club bdsm furono tre: resistenza alle frustate. Resistenza al dolore dei capezzoli, resistenza al solletico.
Nella prima prova la resistenza alle frustate le ragazze venivano frustate con una frusta bull whip detta anche frusta di Indiana Jones quelle che resistevano di meno erano quelle a cui veniva assegnato un punteggio più alto e che quindi vedevano il terrore di dover andare alla festa avvicinarsi.
Cercarono tutte di resistere il più possibile senza urlare per il dolore lancinante sapendo che non era molto apprezzato, la concorrenza e la paura di essere selezionate le fece resistere oltre ogni limite umano e i loro aguzzini giocavano molto su questo e lo dovette fare anche Jessica per non dare adito a sospetti.
La seconda prova di resistenza al dolore dei capezzoli venivano applicati degli anelli che si usano per legare le tende sui capezzoli: sono strumenti che stringono molto soprattutto in una parte del corpo sensibile come i capezzoli. In questo caso le ragazze che resistevano di meno avevano un punteggio più alto e avrebbero avuto più possibilità di essere selezionate per la festa. La scena fu straziante, le ragazze inizialmente cercavano di non urlare dal dolore anche perchè sapevano che non era apprezzato dai loro aguzzini, ma la cosa con il passare del tempo era impossibile da quanto lancinante il dolore. La cosa fece aumentare ancora di più il disprezzo di Jessica per questa gente che aveva perso qualsiasi umanità e pensò che doveva fare di tutto per essere selezionata alla festa e scoprire come sono andate le cose relativamente alla ragazza che cercava e chissà a quante altre.
L’ultima prova nel club bdsm fu una vecchia tortura medioevale la prova della capra: i piedi delle ragazze furono coperte di sale. Vennero fatte entrare delle capre tenute a digiuno per parecchio tempo.
Le capre sono animali ghiotti di sale e cominciarono con le loro lingue raspose a leccare i palmi dei piedi delle ragazze provocando un solletico intenso e impossibile.
Jessica aveva sempre sofferto fin da piccola moltissimo il solletico e riuscì a essere credibile a capitolare quasi subito e quindi a essere selezionata per la festa.