il lento scivolare di una coppia nell’abisso della sottomissione(le schiave in balia dei cani)
Una volta estratte le valigie dalla macchina furono costrette a portarle dentro in aeroporto, la scena era esilarante un uomo Peter che si faceva portare i bagagli da delle donne le sue schiave. Per Ivana l’umiliazione fu veramente devastante anche perché la gente le insultava in continuazione, la maggior parte a bassa voce, ma qualcuno anche ad alta voce. La cosa che più la umiliò fu una donna che disse: “vengono su donne con sempre meno dignità non gli basta accompagnarsi a vecchi bavosi, ma gli fanno anche da serve per quattro soldi”, Ivana avrebbe voluto reagire, ma sapeva benissimo che se le avesse fatta sarebbe stata punita con una severità e umiliandosi ancora di più fece finta di non aver sentito. Per fortuna il check fu una cosa breve avendo Peter prenotato in prima classe.
Montate in aereo Ivana e le sue compagne si resero conto che era stata prenotata tutta la prima classe il che le terrorizzò un po’, infatti pensavo che il peggio per loro sarebbe avvenuto una volta a disposizione, mentre probabilmente avrebbero subito qualcosa anche nel corso del viaggio, però per fortuna il trattamento loro riservato durante il volo non fu così tremendo come avevano temuto fosse, quando avevano visto che Peter aveva acquistato tutta la prima classe. Peter per prima cosa le presentò voi siete Ivana, Francesca, Marta, ma dal momento che vi abbiamo affittato siete diventate solo degli animali al nostro servizio, siete state sottoposte tutte alla prova della castità forzata e so bene che nella condizione in cui siete sognate grandi cazzi di notte e vi basta poco per bagnarvi, ma siete state sottoposte a questa prova perchè dovete capire che la possibilità di godere non è più nella vostra disponibilità, ma è e rimarrà nella disponibilità del vostro padrone.
Peter mise quindi nelle passerine di Ivana, Marta e Francesca degli ovetti vibranti che manovrava con un telecomando wi fi e usò sapientemente il dispositivo per tenerle eccitate e bagnate, ma senza farle godere nel senso che faceva vibrare gli ovetti a velocità lenta e quando vedeva che le sue schiave stavano per venire spegneva il dispositivo, questo supplizio durò un oretta praticamente fino a che arrivarono a destinazione.
Una volta arrivati a destinazione anche qui le schiave vennero costrette a portare i bagagli nell’auto che avrebbero utilizzato per arrivare nella villa di Peter subendo le stesse umiliazioni che avevano subito.
Arrivate a destinazione Peter disse alla schiave che dovevano essere lavate o meglio igienizzate e una volta spogliate le legò mani e piedi in giardino e con la gomma dell’acqua gelida le lavò e con ghigno sarcastico disse pure oltre ad avervi lavate l’acqua gelida vi ha anche raffreddato i bollenti spiriti e resisterete meglio alla castità.
Nel pomeriggio vennero portate al Mare furono vestite con bikini e costume bianco, una cosa abbastanza insolita, infatti Ivana pensava che sarebbero state costrette a frequentare una spiaggia di nudisti e non una spiaggia normale, ma poi capì il perchè la castità forzata aveva fatto diventare le loro passerine molto sensibili a qualunque stimolo e quando dei bei ragazzi le puntavano l’eccitazione arrivava puntuale e dato il colore bianco del costume si vedeva pure tra la loro vergogna.
Verso le sette tornarono insieme al loro padrone nella villa, quella notte era stato loro ordinato di dormire nude nello stesso letto e di non pensare di toccarsi a vicenda dandosi piacere perchè sarebbero state scoperte. Le ragazze però osservarono che non c’erano telecamere né sui muri, né sopra il letto, né sotto e guardandosi in faccia si dissero:” ma si ragazze lesbichiamo un po’ e finalmente godiamo qui non c’è niente in questo caso l’aguzzino è stato tanto fumo e poco arrosto”
Le ragazze si sentivano soddisfatte di essere riuscite finalmente a toccarsi e a godere, dopo così tanto tempo di frustrazione della loro natura, soprattutto per averlo fatto senza farsi beccare dai loro terribili aguzzini e dal peggiore di loro quello che ormai era diventato il padrone delle loro vite e in funzione di cui dovevano vivere almeno per il periodo in cui erano state affittate ossia Peter.
Purtroppo per loro però le cose non stavano così: la mattina arrivò Peter a salutarle e disse con fare sornione che avrebbe controllato la registrazione delle telecamere miniaturizzate installate nella stanza, solo a quella parola a Ivana, Marta e Francesca gelò il sangue in quanto si resero conto che la loro disubbidienza sarebbe stata scoperta e non sapevano quali avrebbero potuto essere le conseguenze, ma prevedevano che sarebbero state tremende.
Peter portò le tre in una grande sala dove c’era un video registratore e fece scorrere la cassetta da cui si evinceva quello che avevano fatto e cioè che non avevano ubbidito agli ordini del loro padrone e affermò lo sapevo che la non presenza di telecamere visibili vi avrebbe indotto a disubbidire, infatti l’ho fatto per mettervi alla prova e ha dimostrato che avete bisogno di un ulteriore addestramento prima di partecipare al primo party a cui voleva sottoporle.
Questo addestramento cominciò facendo bere a Ivana, Marta e Francesca litri e litri d’acqua impedendo loro di andare in bagno. Dopo tre ore di questo supplizio e con dolori di pancia lancinanti le tre schiave chiesero in ginocchio a Peter di consentire loro di andare in bagno, ma questi rispose loro in modo sarcastico che avrebbero dovuto resistere per altre due ore, cosa di cui si rendeva conto essere impossibile, infatti dopo un’ora le tre schiave si pisciarono addosso come delle vere cagne e la vergogna fu per tutte e tre enormi.
Peter si arrabbiò molto dicendo che avevano fatto pipì senza il suo permesso e che avrebbero dovuto essere punite. Le legò sul letto e fece arrivare i suoi due cani che erano stati addestrati anche e soprattutto per leccare le passerine umane e quando sentivano odori particolari, andavano subito a fiutare lì in mezzo alle gambe.
Il più vecchio dei due cani Wolff(l’altro si chiama Jack) cominciò a nasare in mezzo alle gambe di Ivana senza che questa avesse la possibilità di chiuderle e appoggiò il suo naso freddo e questo le provocò delle sensazioni molto forti e cominciò a eccitarsi in modo violento cosa che Wolf avvertì immediatamente. il cane ebbe come reazione quella di cominciare a leccare con la sua lingua rasposa e umida la figa di Ivana che nel giro di pochi minuti ebbe un orgasmo violentissimo. Le due compagne di sventura guardarono la scena atterrite dal pensiero di quello che dovranno subire anche loro da qui a breve, infatti Francesca ebbe una reazione isterica e cominciò a urlare non può farmi questo la prego abbia pietà e i due cani cominciarono ad abbaiare e Peter disse con fare sornione che se non si fosse calmata non sa se sarebbe riuscito a calmarli, quindi facendosi violenza Francesca si calmò e si lascio leccare da Jack senza dire niente, infine Marta l’ultima malcapitata si fece leccare senza protestare troppo.
Il supplizio per essersi date piacere senza permesso era finito, ma le ragazze che ormai erano diventate solo delle cagne, delle schiave nelle mani di quei pervertiti e capirono che non avrebbero avuto nessuna possibilità di ribellione e che avrebbero dovuto accettare tutto quello che sarebbe stato loro imposto, anche il più truce se volevano uscire vive anche se non sapevano come da quella situazione.
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