Assunta da giovane neolaureata a troia dell’amministratore delegato 2

chi vuole contattare Assunta  la troia dell’amministratore delegato può scrivere a: assuntamanagerassistant@mail.com

Il giorno seguente sarebbe avvenuta la seconda seduta del colloquio. Assunta si presentò sempre con un vestitino, ma diverso da quello de giorno prima sempre aderente, ma di maglina in modo che il porco potesse alzarlo  facilmente.

Quando lui aprì la porta la salutò subiti dicendo:” Mi fa piacere che tu abbia deciso di partecipare al secondo colloquio per la firma della collaborazione.”

Assunta rispose solo dicendo:” grazie a lei Signore per l’occasione.”

Lui rise come un maiale e le chiese:” cosa hai pensato ieri sera quando sei uscita?”

Assunta divenne rossa in viso, avrebbe voluto dire quello che provava veramente, ma disse:” grazie a Lei signore, per l’occasione che mi sta dando.”

L’uomo rispose:” ora vedrai che ci penserò io a cavalcare l’occasione, mi fa molto piacere che il mio sperma sul tuo viso e nella tua gola siano stati per te una grande opportunità, dimostri solo di essere quella cagna che avevo sempre pensato tu fossi, adesso c’è dell’altro credo che tu lo sappia vero”

Evidentemente l’uomo aveva colto della malizia nelle parole di Assunta, una malizia che non esisteva minimamente nelle intenzioni di Assunta.

Assunta però preferì non replicare e annuì.

Lui la portò verso la sua scrivania dove c’era una lettera e disse:” leggila piegandoti e restando in piedi e dimmi se va bene.”

Assunta sentì l’uomo dietro di lei, mettere le mani sul sedere e sollevarle il vestito.

Ogni dieci secondi, mentre le dava delle forti sculacciate l’uomo diceva:” e allora questa collaborazione?”

Assunta leggeva ed effettivamente le sembrava un’ottima proposta di collaborazione, ma visto che non rispondeva, l’uomo si tolse la cintura dai pantaloni e iniziò a frustare  il sedere di Assunta finché questa disse:” mi sembra una buona proposta.”

Lui indossò il preservativo e mentre le abbassava il perizoma disse:” la penna per firmare l’avrai dopo, ora ti scoperò a pecora, hai capito?”

Assunta rispose:” si, mio signore.”. Ormai era diventata la schiava di quell’uomo, per riuscire a collaborare con lui avrebbe fatto qualsiasi cosa, la brava ragazza che era sempre stata ormai era solo un pallido ricordo, in più era tremendamente eccitata come non era mai stata, segno la sua natura era quella della schiava e della sottomessa.

L’uomo se ne accorse e disse:” sei eccitata troia. Sei bagnata come una vacca, vuoi il mio cazzo vero? È più grosso del pistolino del tuo fidanzato, vero troia?”

Assunta non rispose, ma sentì il cazzo entrare nella figa, la teneva per i capelli e per i fianchi, arrivò all’orgasmo prima di lui, segno che era una schiava e una sottomessa fino al midollo e godeva ad essere trattata in quel modo, anche se fino ad ora non lo aveva mai capito.

Lui capì tutto questo e disse:” stai godendo vero troia, guarda quella che faceva la santarellina che vacca è.”

Poco dopo venne anche lui.

Le ordinò di mettersi a novanta, prese un grosso frustino e diede quasi un centinaio di frustate sul culo di Assunta dicendo:” questo è per il tuo orgasmo avuto senza il mio permesso e per come mi hai trattato due anni fa.”

Poi le ha passato la penna, mentre firmava iniziò a baciarle la figa e a morderle il sederino.

Le disse:” hai goduto vero?”

Assunta disse:” si, ho goduto.”

Una volta vestita, le strusciò il preservativo sporco di sperma sul vestito sporcandolo tutto e disse:” vieni lunedì prossimo con questa vestito macchiato tutti devono vedere che sei solo una cagna e porta del lubrificante, credo tu sappia a cosa serva.”

Assunta era piuttosto preoccupata avendo poca esperienza di rapporti anali, ma l’uomo disse:” devi imparare a essere la mia troia , la mia vacca, oltre che segretaria e collaboratrice, le tue paure non mi interessano.”

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