Cosa significa essere dominanti

Sempre di più trovo persone che si atteggiano a dominanti per dare giustificazione alle loro attitudini violente, per ovviare alle proprie capacità di instaurare relazioni con le donne.

Questo non è dominare, è scaricare le proprie frustrazioni nella speranza di trovare persone ingenue su cui scaricarle.

Molti si approcciano per la prima volta pensando che due corde e qualche frustata possano creare un rapporto.

Ovviamente dopo un quarto d’ora non sanno più cosa fare, lasciano perdere la dominazione e tornano a scopare come avevano sempre fatto.

Vediamo di elencare qualche consiglio per chi si pone per le prime volte in questo ruolo.

  • Conviene preparare tutto prima, perdere tempo a cercare una corda o rovistare in un cassetto per cercare una frusta, può far scendere il piacere a zero soprattutto se ci si trova in momenti delicati
  • Il dominante deve essere preciso anche nei dettagli e ordinare al dominato in via preventiva come deve presentarsi, abbigliamento e intimo compresi
  • Dominare non significa essere crudele, ma implica una maggiore comprensione di quanto si pensa. I sentimenti sono sempre presenti, essere dominanti vuol dire avere il controllo su quattro cose: su sé stessi, sul sottomesso, sulla relazione tra i due, sulla sceneggiatura. Dominare è sia divertente che impegnativo, perché si porta sia se stessi che l’altro ai limiti.
  • Niente alcol e niente droga né legali, né illegali in quanto cambiano la sopportazione e la percezione dei propri limiti.
  • Tutti hanno dei limiti, il sottomesso che dice:” puoi fare tutto con me”, non ha ben presente i suoi limiti. Se lui non riesce a essere preciso, è compito del dominante trovare i limiti corretti
  • Il sottomesso può entrare in uno stato di coscienza offuscata per vari motivi: perché ha varcato il limite del piacere conosciuto, o per l’intensità dell’abbandono o del dolore o per un mix di questi fattori. Se osservi che ha uno sguardo strano, che non reagisce più in maniera chiara e che non ti sembra del tutto presente, fagli delle domande per testare la sua presenza. Chiedi per esempio cosa senti? Ti ricordi il codice di sicurezza? Vuoi che mi fermi un po’? E fatti dare risposte chiare
  • Dominare vuol dire trovare i limiti del sottomesso e superarli. La cosa deve essere graduale
  • Il dominante non ha bisogno di far soffrire il sottomesso, utilizzare la crudeltà e il dolore è un segnale di debolezza da parte del dominante. Provocare al dominato tanto piacere come lui non si sarebbe mai aspettato, in modo sottile e graduale, trattandolo con piume, carezze, parole eccitanti, ordinandogli di guardarti e impedendogli di godere toccarsi può essere molto più crudele di una frustata.

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