Francesca, la madre, la sottomissione con Marco e Don Paolo
Il giorno dopo la madre di Francesca andò a trovare Marco, entrò nel suo ufficio chiese scusa per quello che era successo il giorno prima, ma Marco fece notare che a questo punto non gli bastava più per evitare di far girare i filmini della figlia.
Marco le fece poi notare la superbia con cui guardava la gente per la strada dicendole che questo doveva finire. La donna rispose timidamente dicendo” Sono sempre stata gentile con tutti!
Per tutta risposta le mise la mano in mezzo alle gambe e disse:” adesso ti farò capire cosa vuol dire essere gentile, alza la gonna, se vorrai che non girino i filmini di tua figlia dovrai fare la puttana!”
Appoggiò la borsa sulla sedia e alzò la gonna, ma la sua espressione mostrava come si sarebbe volentieri sparata un colpo in testa piuttosto di farlo.
A suo modo si era vestita in modo sexy, ma indossava le mutandine e marco le disse:” le puttane non indossano le mutandine.”
Infilando le mani tra le mutandine e la figa gliele abbassò fino alle ginocchia e le disse:” vai da tua figlia a chiederle la bottiglia di Whisky e portamela”
Quando torno Marco la portò direttamente in camera da letto, dove rimase scioccata dall’enorme telecamera posta sopra un mobile.
“Cos’è questa?” disse urlando con un’alterigia che la portava ai vecchi tempi
“è una telecamera con cui riprenderò le tue prestazioni a letto.”
“Assolutamente no.” Rispose
“Assolutamente un cazzo, non ti permettere mai più di rispondermi così o il filmino di tua figlia farà il giro della città” disse Marco che poi aggiunse:” Per questa stronzata che hai detto ti scoperò nell’albergo di tuo marito, invece che qui”.
“No, la prego no nell’albergo no” disse la donna
“nell’albergo si, così la smetti di rompere i coglioni. Devi venire vestita da mignotta e poi saliamo nella camera che ho prenotato per due ore proprio come si fa con le mignotte.”
“Faccio tutti i filmini che vuole, ma in albergo no, la prego.”
“T’avevo avvertita! Adesso spogliati che voglio vedere come sei fatta”
Marco sperava che osasse ancora protestare per insultarla ancora di più, ma quello che aveva subito le era bastato e non fiatò più, mentre Marco la riprendeva nelle pose più sconce.
“Ci vediamo domani sera, se tardi anche solo cinque minuti la proietto nella Hall.”
Una volta arrivata nella Hall dell’albergo vide Marco insieme a sua figlia Francesca a cui ordinò di portare una bottiglia di Champagne in camera, tutti dovevano capire per che scopo si trovassero là.
Marco e la donna seguirono Francesca fino ad arrivare in camera, la scopata fu memorabile, ma Marco volle umiliarla ulteriormente, ordinò al servizio in camera di portare da mangiare impedendole di rivestirsi, in modo che anche la cameriera vedesse quanto la moglie del padrone fosse troia.
La donna pensava che tutto fosse finito, ma l’umiliazione maggiore doveva ancora arrivare.
Marco disse:” lo sa signora chi ha un debole per sua figlia? Il parroco!!!!”
“Don Marco, disse la donna!!!”
“Si, lui!”
“Adesso arriverà scoperà sua figlia e lei dovrà assistere.”
Marco chiamò don Paolo al telefono:” puoi venire è pronta.”
Un quarto d’ora circa l’uomo arrivò. Il prete ebbe un delirio sessuale sborrando molte volte, la prese in tutte le maniere, il filmato che ne uscì fu una cosa fantastica con Francesca con le cosce spalancate e lui che la infilzava in tutti i buchi.
Don Paolo tutto infoiato disse:” mi viene voglia di portare il filmino a quel coglione del padre per vedere l’effetto.”
“Ti offro di meglio, domani sera ci facciamo invitare a casa loro a condizione che siano nude e che si facciano fare quello che vogliiamo, dopo potrai fartele anche tu, poi costringeremo il marito a dormire sul divano” disse Marco
“Sei proprio forte!” disse Don Paolo
“Bene ci vediamo domani a casa delle troie.” Disse Marco
Marco e Don Paolo arrivarono a casa della madre di Francesca e suonarono il campanello.
Aprì lui, lei aveva solo una camicetta rossa, mentre la figlia Francesca solo una camicetta blu.
“Tua moglie e tua figlia non dovrebbero girare per casa come troie” disse Marco
L’uomo prese in mano un dvd e ordinò a Francesca di proiettarlo. “ per tuo padre sarà una visione molto istruttiva!!” disse ridacchiando Marco.
La cassetta cominciò ad andare le immagini erano del cazzo di Don Paolo sulla bocca di Francesca. Il cazzo del prete appariva come un enorme trave, ma veniva anche amplificata la bocca di Francesca che lo accoglieva con gusto e partecipazione.
“Ovviamente è una copia che poi ti lascio per permetterti di vedere le scene al rallentatore, ci sono anche le immagini di quando mi sono scopato quella troia di tua moglie!”
L’uomo era impietrito dalle immagini in cui si vedeva la figlia che si scopava il prete che per altro era lì davanti!
Dopo cena Marco disse:” è arrivato il momento di offrirci qualcosa…”
“Vuoi un bicchierino?” disse il marito che faceva finta di non capire
“Intendevo altro…” disse Marco
“Se vuole può scoparsi mia moglie e mia figlia” disse l’uomo
“Bravo, ma non mi interessa questa sera farò solo scopare tua figlia di nuovo da Don Paolo, ma voglio che tu assista”
Don Paolo si alzò, le sbottonò la camicetta e la portò in camera da letto.
Il prete mentre si spogliava le disse:” mettiti col culo in aria che voglio incularti!”.
L’uomo era eccitatissimo e infilò il suo cazzo nel culetto bianco tutto in una volta. Quando fu soddisfatto le mise il cazzo in bocca e Francesca fu ben lieto di ospitarlo.
Si fermò solo per dire:” Ti prego sbattimi.”
Il prete le diede uno schiaffo e disse:” chiedilo con più gentilezza!!!”
“La prego ho la figa in fiamme, mi ci infili il cazzo!.”
“Non sei ancora abbastanza gentile!” disse il prete
“la prego, ho la figa in fiamme, la prego mi sbatta, mi dia il cazzo, la prego!” disse Francesca
L’uomo la accontentò e incominciò a venire.
A questo punto Marco decise di strafare e ordinò alla madre di pulire la sborra del prete con la sua lingua sul corpo della figlia.
La donna era completamente schifata
Marco prese una stecca di bambù e diede duecento colpi sul sedere di Francesca fino a che questo fu ricoperto di piaghe. La madre si mise a piangere conscia che era stata lei con il suo comportamento a essere responsabile di questo. Aveva capito che da ora in poi avrebbe dovuto essere solo un oggetto di Marco e che quello di sottomettersi era il suo destino suo e della figlia.
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