I limiti nel bdsm

Sicuramente se hai già iniziato un percorso in ambito bdsm  avrai sentito parlare di limiti, anche se temo in modo superficiale e poco approfondito per cui oggi ho deciso scrivere questo articolo soprattutto ad uso dei principianti, ma non solo.

La spiegazione più semplice di limite in ambito bdsm è che rappresentano tutto quello che vuoi o permetti il tuo padrone possa fare e quello che non permetti possa fare. E’ interessante notare che questo concetto non riguarda tutti i rapporti bdsm, infatti ce ne possono essere che si fermano al rapporto intellettuale.

A parte questo non esiste un modo giusto o sbagliato di giocare in ambito bdsm, purché si resti dentro il perimetro della sicurezza per i partecipanti. Il consiglio è di documentarsi e informarsi sul vario tipo di pratiche possibili, in modo che nel momento in cui sarai nella situazione di firmare un contratto di schiavitù con qualcuno sarai il più informato possibile, in modo che il tuo che il risultato possa essere il più soddisfacente possibile, infatti l’inizio è fondamentale in un rapporto bdsm.

Per capirci meglio prima di una sessione bdsm è normale che i partecipanti si accordino su una linea di massima di quello che potrà accadere. Ad esempio, si può stabilire un tempo massimo di durata della sessione, impostare una parola di sicurezza o vietare la partecipazione di terze persone estranee.

Ci sono possono essere limiti rigidi e limiti lievi.

Limiti rigidi: qualcosa che non deve essere fatto. La violazione di un limite rigido può essere considerata causa per mettere fine alla sessione bdsm o addirittura alla relazione.

Limiti lievi: qualcosa che il padrone può fare o dire in alcune circostanze, ma che può essere tollerato. La parola di sicurezza o il gesto di sicurezza ha solo lo scopo di proteggere la schiava al fine che il padrone non si spinga oltre.

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