la modella schiava: Elizabeth conosce altre schiave e schiavi
Aiko incontrò Elizabeth sulla porta di casa tornando da scuola il giorno dopo. Elizabeth felice di essere a casa la baciò calorosamente. “Non dovremmo farlo quando non c’è nessuno in casa” disse Aiko parlando scherzosamente, ma con tono serio.
“Mi sono dimenticata” disse Elizabeth. Aiko le prese la mano accompagnandola nella stanza dove Elizabeth l’avrebbe spogliata. Le fece sapere che avrebbero dovuto fare la doccia, quindi anche Elizabeth si spogliò. Dopo aver fatto la doccia, si misero le pantofole l’un l’altra e attesero davanti alla porta del garage, le loro padrona. Sentirono arrivare la macchina e Jane entro con la sua borsa. Sorrise alle sue schiave in piedi pazientemente tenendosi per mano.
“Bene, voi due siete uno spettacolo stupendo per gli occhi, dopo una giornata di duro lavoro.” Baciò entrambe che poi la seguirono fino ad arrivare in camera da letto dove l’avrebbero spogliata. Elizabeth condusse quindi la sua padrona in bagno, dove insieme alla sua sorella di schiavitù la aiutarono ad entrare nell’enorme vasca idromassaggio. Aiko accese i getti d’acqua ed entrambe si sedettero sul bordo della vasca, mentre la padrona era completamente inzuppata.
“Aiko, voglio che prepari la stanza speciale, questa sera insegneremo ad Elizabeth alcuni piaceri sessuali molto sottili…”
“Si, padrona la cena è nel forno, i piatti potrebbe lavarli Elizabeth, mentre io vado a preparare la stanza.”
“Non vedo l’ora di insegnarti le cose che si possono fare là dentro.” disse Aiko sorridendo ad Elizabeth.
“Cosa, insegnarmi cosa?” disse Elizabeth guardando la sua padrona e Aiko con aria sconcertata e preoccupata.
“Uhm, lo scoprirai,” disse Aiko facendo l’occhiolino consapevole alla sua padrona, la quale allungò le braccia verso Elizabeth che si chinò per ricevere un bacio.
“Lo scopriremo quando arriveremo lì, intanto voglio che voi due mi laviate.” Entrambe la aiutarono ad alzarsi, prendendo poi in mano una saponetta, Aiko le lavò la fronte ed Elizabeth la schiena. Quando finirono Jane scese dalla vasca e ordinò ad Aiko di cenare sulla tavola. Elizabeth asciugò la sua padrona, baciandole il corpo, mentre procedeva. La seguì poi in un camerino dove Jane le mostrò cosa voleva indossare ed Elizabeth raccolse quei vestiti. Andarono di nuovo in camera da letto, Elizabeth vestì la sua padrona con il corpetto nero e le calze. Quindi l’aiutò ad indossare una corta veste di seta con apertura sulle tette, ma prima le baciò soffermandosi sui capezzoli perché sapeva che alla sua padrona piaceva molto.
“Ogni giorno sei sempre più brava, sono veramente contenta dei tuoi progressi.”
“Grazie padrona, voglio imparare tutto sul sesso e diventare la migliore schiava del mondo.”
“Sicuramente se continui così ci arriverai un giorno.”
Andarono in cucina dove Aiko stava preparando la tavola. Questa baciò e leccò la padrona che constatò che la sua saliva fosse migliore di quella di Elizabeth.
“Si è vero, ma c’è una ragione per questa cosa. Quando sono tornata a casa ho baciato Aiko, anche se sapevo che non era permesso, mi dispiace è stato un errore, ma è per quello che la sua saliva è così buona.”.
“Penso di poterti perdonare per questa volta Elizabeth, penserò a come punirti più tardi.”
Quando finirono di mangiare Elizabeth disse:” devo andare a fare pipì prima di lavare i piatti.”
La padrona disse ad Aiko facendole l’occhiolino “Accompagnala.”
Una volta arrivate in bagno Aiko disse:” devi fare quello che ti è stato ordinato e che sai bene durante la minzione.”
Elizabeth si sedette sul water con un espressione sconcertata in viso
“Trattieni la tua pipì, Elizabeth e poi fermati quando te lo dico.”
“Si, sorella Aiko sono pronta.”
“Ok, inizia.” Elizabeth fece come le veniva detto
“Ora basta”, si fermò e guardo in stato di confusione totale la sorella
“Ora voglio che tu pensi a come inizi a fare pipì, concentrati sul muscolo che lo fa. Ricomincia.”
Elizabeth fece di nuovo come le fu detto rilasciando quel certo muscolo.
“Brava Elizabeth adesso fermalo di nuovo; tienilo solo un secondo e poi rilascialo. Adesso finisci di fare pipì che poi ti lavo.” Aprì la doccia, la insaponò dalla vita in giù e la risciacquò. Dopo di che Elizabeth andò in cucina a lavare i piatti.
Continuò a pensare ciò che Aiko le aveva fatto fare. Finì di lavare i piatti e si diresse con entusiasmo in palestra. Non vide nessuno se non una porta socchiusa, non aveva mai notato quella porta doveva essere una porta segreta, che si fondeva con i panelli quando era chiusa.
Entrò in una stanza contenente tre lettini da massaggio, una parete piena di attrezzi, per lo più diversi tipi di cintura con dildo attaccato.
Aiko era distesa su un tavolo con la padrona in piedi accanto a lei. Dietro di loro l’intero muro era fatto di sbarre di ferro con dentro una porta. all’interno delle sbarre si poteva vedere una semplice porta.
Elizabeth non riusciva a crederci: la cella di una prigione dentro la casa della sua padrona.
“Sorpresa Elizabeth?” disse la padrona facendole segno di sdraiarsi su un tavolo vuoto. Aiko aveva un dildo nella figa e produceva fischi a intervalli regolari.
La padrona si avvicinò e allargò leggermente la gambe di Elizabeth, aveva un grosso dildo in mano.
“Elizabeth questa è una sessione di allenamento per la contrazione vaginale, quello che ti ha fatto fare Aiko prima serviva a prepararti a questo. La tua figa adesso è giovane e stretta, darà molta resistenza al cazzo dell’uomo dandogli molto piacere, man mano che invecchi e fai sesso i tuoi muscoli si indeboliscono e un uomo riceve meno piacere da te. Ascolta la figa di Aiko sembra che stia fischiando, questi sono dildi speciali, sono vuoti e hanno un piccolo fischio alla fine, quando lo stringi ottieni un suono, prendilo in mano”
Elizabeth lo prese in mano, lo strinse facendolo fischiare. Jane o prese in mano e lo inserì nella figa di Elizabeth.
“Fai solo respiri profondi e rilassati.”
Lo lavorò delicatamente nel suo buco bagnato, facendolo fischiare mentre lentamente questo lo penetrava.
“Ok, ora prova a fallo fischiare”, ci provò, ma non successe nulla.
Il telefono squillò proprio in ufficio, “Aiko devo proprio andare a rispondere, assumi tu il comando dell’allenamento per il momento.”
“Non preoccuparti sorella, pensa solo allo stesso muscolo con cui hai fermato la pipì, Elizabeth ci provò, ma si sentì solo un lieve suono, non preoccuparti di quanto velocemente lo fai, l’importante è che muovi i muscoli giusti”
“Non riuscirò mai a farlo bene come te” disse Elizabeth scoraggiata dagli scarsi risultati
“Certo che lo farai, ci vuole solo tempo ed allenamento.”
La padrona tornò baciando tutte e due le schiave.
Ora Elizabeth fammi sentire qualche fischio, “Elizabeth ci ha provato ma ne sono venuti fuori solo cinque piccoli suoni.” disse Aiko
“Riprovate, hai mezzora per allenare Elizabeth, mentre sbrigo del lavoro in ufficio.”
Quando tornò mezzora dopo Elizabeth era sfinita e completamente logora. “Sta andando molto meglio di me la prima volta” disse Aiko.
Jane baciò Elizabeth e le chiese ”Pensi di poter far un piccolo regalo al tuo padrone domani sera?”
“Padrona, so di non essere molto brava, ma mi allenerò in modo che potrai essere contenta di me.”
“So che lo farai ora voglio che Aiko abbia un rapporto sessuale con te.”
Jane ha scelto un dildo strap-on e lo sistemò su Aiko,la quale lo inserì con cura nella figa di Elizabeth. Una volta inserito Aiko abbassò il suo corpo su Elizabeth e iniziò ad accarezzarlo lentamente. La padrona afferrò ciascuna delle due gambe, le avvolse attorno al corpo di Aiko e disse loro di baciarsi alla francese.
Il ildo aveva un fischio e disse che lei voleva sentirlo, quando questo avvenne Aiko lo tirò fuori dalla figa di Elizabeth e poi lo rimise dentro lentamente. Elizabeth cominciò a gemere stringendo il corpo di Aiko con le mani e con le cosce.
I suoi lamenti si trasformarono in urla ansimanti e il piacere sgorgava a fiumi nella figa di Elizabeth, la padrona ha rimosso la cintura dal corpo di Aiko e gli ha detto di cambiare posto.
Jane ha legato un cazzo ancora più grande al corpo di Elizabeth e la aiutò ad entrare nel buchetto pulsante di Aiko.
Non appena Elizabeth entrò nella figa di Aiko questa fischiò tre volte. Elizabeth pompava su e giù nel corpicino di Aiko e questo fischiava ad ogni colpo. Dopo poco Aiko arrivò all’orgasmo.
Jane tolse ad Elizabeth il dildo bagnato e lo mise nella bocca di Aiko facendole leccare tutti i suoi umori.
Le ragazze si sedettero attorno al tavolo, Jane mise le braccia attorno ad entrambe.
“Aiko, ogni giorno ti assicurerai che Elizabeth faccia gli esercizi, certo sarà difficile per voi non trasformarlo in un rapporto sessuale, quindi vi è concesso un orgasmo al giorno quando non sono presente a casa, ma prima dovete telefonarmi e chiedermi il permesso.”
Le ragazze piangevano e la baciavano una sulla bocca e l’altra sul collo e poi viceversa. “Aiko, Pulisci qui e poi mostra ad Elizabeth quella cosa che sai in palestra.”
Chiusero la porta della stanza speciale e Aiko mostrò ad Elizabeth dove si nascondeva la leva che ne apriva la porta.
“Ora Elizabeth farai il tuo prossimo esercizio: calati sulle ginocchia e allarga le cosce. Il tuo pancino deve essere sollevato dal pavimento.”
Aiko si mise poi nella stessa posizione, poi iniziò a muovere il sederino su e giù rapidamente. Elizabeth la imitò fino a quando questa si fermò sfinita. Aiko fece alcuni respiri profondi e disse:” Non sei stanca vero?”
“No, mi sono fermata perché l’hai fatto tu” Elizabeth continuò facendo rimbalzare il suo posteriore.
“Sembra che ti abbia battuto in questa prova” disse la padrona che stava osservando le due schiave.
Aiko ricominciò cercando di tenere il passo con Elizabeth, dopo qualche minuto si fermarono entrambe esauste.
La padrona intervenne dicendo “Aiko di ad Elizabeth a cosa serve questo esercizio?”
“E’ per fare sesso con un uomo quando tu sei sopra di lui”
Elizabeth annuì, ma “perché dobbiamo farlo per così tanto tempo?”
Aiko e la padrona ridacchiarono vigorosamente, la padrona disse”alcuni padroni impiegano molto tempo ad eiaculare devi essere in grado di reggere finché non siano completamente soddisfatti.”
Aiko prese Elizabeth per mano, la cosa colpì molto Jane che non aveva mai capito che la loro simpatia fosse così forte, erano come una mente in due corpi, non sembrava esserci nessuna gelosia tra loro.
Jane prese due dildo di gomma e ne diede uno ad Aiko dicendo”tesoro gola profonda”. Aiko mise in bocca tutti i venti centimetri del dildo, poi lo estrasse succhiando forte. Gli occhi di Elizabeth uscivano dalle orbite nell’osservare le capacità di Aiko.
“Tocca a te Elizabeth,” le disse Jane sorridendo mentre le porgeva il lungo oggetto. Elizabeth lo mise con cautela in bocca e cercò di spingerlo verso il basso, ma si muoveva in maniera goffa provocando delle risatine da parte della sua padrona.
“Non riesco a farlo, soffocherò.”
“Non oggi, ma lentamente dopo giorni di allenamento dovrai sicuramente riuscire nell’impresa, adesso andate alle docce!”
Una volta arrivate alle docce la padrona disse ”Aiko, dovrai punire tua sorella per averti baciata senza il mio permesso”
“Si, padrona”
Jane le porse una stecca di legno di bambù e la obbligo a colpire con questa il bellissimo sedere di Elizabeth, nel farlo quasi piangeva conscia di farle molto male.
Jane poi prese Elizabeth per mano portandola in camera da letto e ordinando ad Aiko di fare altrettanto non appena avesse preso quello che le aveva detto nell’orecchio.
In camera da letto a Elizabeth fu detto di salire sopra uno sgabello e Jane cominciò a leccarle la figa.
Aiko entrò con qualcosa in un sacchetto di plastica e dopo averlo posizionato vicino al letto, raggiunse Elizabeth. Si misero schiena contro schiena. Jane accarezzò per alcuni momenti le due schiave. Le ragazze scesero poi dallo sgabello e spogliarono Jane, baciandola e massaggiandola. Dopo venti minuti di preliminari reciproci, le tre donne formarono un triangolo mangiandosi la figa a vicenda e e non ci volle molto prima che tutte e tre raggiunsero l’orgasmo.
Dopo un po’ la padrona chiese ad entrambe se erano pronte per un altro orgasmo. Entrambe annuirono avidamente, gareggiando per baciarla sulle labbra.
“Ok, Elizabeth girati sulla schiena.”
Aiko e la padrona scesero dal letto, Aiko tirò fuori dalla borsa di plastica una cintura e la fissò sul corpo della padrona. Aiko salì sopra il letto sopra la schiena di Elizabeth. La padrona aveva attaccato due grossi cazzi alla cintura, uno sopra l’altro e guidò il cazzo inferiore nella figa di Elizabeth e l’altro nella figa di Aiko. Lentamente Jane iniziò a penetrare le due schiave con i due cazzi, quando queste cominciarono a gemere aumentò la velocità. Elizabeth ebbe l’orgasmo per prima.
“Bene ragazze adesso dobbiamo fare la doccia, non possiamo andare a letto sudate in questo modo e per te Elizabeth è pur sempre un giorno di scuola.”
“Si, padrona rispose Elizabeth ma è l’ultimo giorno.”
“Esatto.” disse Aiko, dopo “saremmo sempre sole tu e io” disse con un sorriso malizioso sul viso.
“Dimentichi Aiko che mio marito sarà a casa per le prossime tre settimane.” disse la padrona.
Il giorno dopo Elizabeth arrivò a casa un ora prima e incontro Aiko ad aprirle la porta completamente nuda. Le disse di sbrigarsi nel fare la doccia, quando finì le fu ordinato di correre verso la camera da letto principale.
Il padrone era sul letto e stava scopando con una ragazza bionda che non aveva mai visto prima. Un ragazzo giovane completamente vestito era ai piedi del letto a osservare l’azione. Aiko presentò il giovane ad Elizabeth come il fratello maggiore Jack.
Jack fece un sorriso ad Elizabeth, la baciò e voltò la sua attenzione verso il letto.
“Elizabeth” questa è Maria la moglie di Jack, una sorella maggiore, il padrone ordinò poi ad Aiko di fare un sessantanove .
Il padrone ordinò a Maria e Aiko di alzarsi e andare a fare la doccia, si girò a pancia in giù e ordinò ad Elizabeth di massaggiarlo. “Bene Jack tua moglie è stata una brava cagna come al solito.”
“Sono molto felice che mia moglie ti abbia soddisfatto, ti ringrazio di avermi permesso di vederti soddisfatto.”
“Ok, Jack ti do il permesso di fare l’amore con lei quando torni a casa, ma solo una volta e devi aspettare dopo la mezzanotte.”
“Si, padrone come vuole lei che tipo di sesso ci è permesso fare?”
“Per questa volta puoi decidere tu, ma non dimenticarti del tuo compito domani.”
“Ovvio che no, non vedo l’ora di servire quella padrona.”
“So che mi posso fidare di te Jack, ma per scrupolo, Maria andrà nel cottage fuori città dove ci saranno due coppie da servire in tutto e per tutto.”
“Ora puoi vestire Maria, Aiko.” Elizabeth la guardò, mentre continuava a massaggiare il corpo del suo padrone. Probabilmente Maria aveva venticinque anni con un corpo benfatto, atletico, con tette non grandi, ma con piccoli capezzoli appuntiti.
Il padrone si alzò dal letto in modo che Maria potesse presentare il suo culo per le sculacciate. Quando ebbe finito lei gli baciò il cazzo, ringraziandolo di aver permesso di sottomettere il suo corpo per il suo piacere.
“E’ stato molto bello conoscerti Elizabeth.” disse baciandola calorosamente, quindi prese sottobraccio il marito e se ne andarono.
“Suppongo che ti chieda chi sono Jack e Maria” disse il padrone
“Beh sono molto belli.” disse Elizabeth
“Si, Maria lavora con me esibendosi in spettacoli di aereobica e facendo la ballerina in Tv.” E’ stata la nostra schiava del sesso per molti anni. Jack era ed è uno schiavo del sesso di alcuni nostri amici. Un anno fa abbiamo organizzato con questi amici il loro matrimonio. Avevano svolto gli stessi incarichi e avevano fatto l’amore più volte, ma non si parlavano mai. Deve passare ancora un anno perché diventino padrone e padrona a pieno titolo.
“Vuoi dire che forse un giorno farai in modo che io mi sposi e anche Aiko?”
“Be, la cosa è così lontana che non dovresti neanche pensarci, non prenderemmo mai in considerazione di organizzare un matrimonio per una schiava del sesso fino ai venticinque anni. Non preoccuparti, sceglieremo qualcuno di adatto a vivere la vita con te, ma la decisione è e resterà nostra dovrai accettare questo fatto”
“Certo padrone tu puoi fare della mia vita e del mio corpo tutto quello che vuoi.”
Elizabeth si avvicinò ai genitali del suo padrone e cominciò a stuzzicarlo con le dita, il suo cazzo rispose immediatamente diventando subito molto duro. Lo baciò e poi aprì la bocca ingoiandolo, girando intorno più volte con la lingua. Le prese la testa, la sollevò dal suo cazzo e le fece segno di salirci sopra.
“Sali sul mio cazzo, Elizabeth.” Elizabeth si mosse prima lentamente, poi sempre più velocemente, il padrone incominciò a gemere soddisfatto. Elizabeth sentiva che per raggiungere il culmine al suo padrone mancava veramente poco, ma non ce la fece ed eruttò copiosamente.
Fu ordinato ad Aiko di pulire tutta la sborra sia dal corpo del padrone che da quello di Elizabeth, poi entrambe le ragazze leccarono il suo cazzo per ringraziarlo.
La padrona sarebbe stata via per tre giorni e il padrone si sarebbe occupato del suo addestramento.