la morte e la scomparsa delle modelle viene da facebook

Marco è un giovane scout di un agenzia di modelle di Milano, Francesca la sua fidanzata è morta da circa una settimana in un grave incidente stradale. Francesca era una modella milanese, una delle scoperte di Marco che si era innamorata un po’ della sua personalità, un po’ del suo fascino tenebroso, un po’ della carriera che sognava di fare nel dorato mondo della moda. Per Marco invece Francesca era solo una delle tante che volevano attirare la sua attenzione per sfondare nel dorato mondo della moda.

La morte di Francesca lo aveva quindi fortemente rattristato, ma non eccessivamente anche se al funerale aveva finto grande tristezza e commozione. Si rese conto piuttosto che gli account facebook, instagram, twitter e social di Francesca avrebbero potuto rivelarsi una vera miniera d’oro considerando la rete di amicizie e conoscenze che questa aveva sia nella sua città di origine sia a Milano.

Decise quindi di utilizzare l’account facebook di Francesca per affermare che per onorarne la memoria avrebbe dato una chance a tutte le sue amiche e conoscenti.

Tante delle amiche e conoscenti di Francesca risposero con interesse al post il che non sorprendeva visto che come Francesca le caratterizzava una certa avvenenza, tanta voglia di arrivare, ma l’intelligenza e la capacità non era esattamente la loro dote principale. Marco pensò che comunque in mezzo a tante ragazze qualche eccezione avrebbe potuto esserci e male che andasse ci sarebbe stata comunque qualcuna almeno in grado di essere avviata a una carriera di serie b, o di essere almeno girata dietro lauto guadagno a qualche agenzia di Escort.

Le cose andarono molto peggio di come aveva pensato anche nelle sue previsioni più pessimiste, praticamente nessuna delle ragazze era adatta a una carriera nella moda neanche per lavori di serie F, quindi disse molto demoralizzato a tutte le ragazze che avrebbe saputo dire qualcosa loro.

Si rese conto però navigando nel web che c’era un tipo di servizio di Escort presente in asia, nel regno unito, negli stati uniti che in Italia non era presente quello delle schiave bdsm. Certo il rischio di imbarcarsi in un simile business era notevole, quale donna accetterebbe di fare la schiava con dei perfetti sconosciuti con i quali non ha mai parlato neanche via sms o whatapp? Probabilmente nessuna, ma probabilmente se questi siti che facevano riferimento a queste agenzie lo facevano significava che non era così.

Decise di approfondire questo mondo e venne a scoprire che qualche volta ci scappava il sequestro, la morte, la sparizione delle ragazze, i committenti erano ricchi arabi, autocrati di repubbliche ex sovietiche, ricchi cinesi, ma la remunerazione era così alta che molte ragazze comunque accettavano facendo leva sulla buona sorte.

Marco decide quindi di ricontattare le amiche e conoscenti di Francesca spiegando loro la semplice verità, ossia che il mondo della moda neanche quello di serie b non erano adatte, ma che stava per lanciare un agenzia di escort bdsm di schiave e chiese loro se erano disponibili tra la sua enorme sorpresa molte dissero di si e decide di riconvocarle per un provino più approfondito per il tipo che di prestazioni che avrebbero dovuto assolvere

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