il primo lunedì di Nicoletta all’università da schiava
Il lunedì’ successivo all’iniziazione di Nicoletta come schiava, ci fu il suo battessimo nel fuoco nella sua nuova condizione. Per assicurarmi che rispettasse l’ordine di avere sempre la passerina depilata e gonne molto corte incaricai, Mario un settantenne guardone maiale e bavoso di controllarla a metà del suo tragitto tra casa e l’università dicendogli che lo poteva fare tranquillamente perché aveva l’ordine di farsi controllare da chiunque l’avesse richiesto.
Per curiosità quel primo giorno seguii travestendomi Nicoletta per vedere come si sarebbe comportata. Vidi che sembrava avesse rispettato gli ordini portava una minigonna molto corto che la faceva sembrare quella cagnetta che in realtà è, e non quella brava ragazza che voleva farsi vedere prima che approfondissimo la nostra conoscenza.
Poco prima di arrivare all’ università’, quando si trovò in uno di quei vicoli stretti tipici dei centri storici italiani incrociò Mario, che le disse che su ordine del suo Padrone avrebbe dovuto controllare che avesse rispettato gli ordini. Mario non mi deluse, anche se non avevo dubbio che un vecchio porco e bavoso come lo avesse fatto: le disse bene vedo che la gonna è corta come ti era stato ordinato, adesso te la devo alzare per controllare se la depilazione è perfetta come ti è stato ordinato. Mario da bavoso quale era non fece un banale controllo ma stimolò parecchio sia la fighetta che il clitoride e la cagna doveva essersi bagnata dalla faccia che aveva anche se da lontano dove ero non potevo vedere benissimo, infine Mario scoprì una piccola peluria che non era stata depilata, da lontano non capii che dicesse, ma avevo capito che aveva scoperto qualcosa data la faccia che aveva fatto Nicoletta che un secondo dopo aveva lasciato andare.
A questo punto me ne tornai in ufficio su mezzogiorno, Mario mi telefonò e mi disse che la cagna aveva sostanzialmente obbedito, ma che aveva trovato questa piccola peluria e ringraziandomi di avergli fatto toccare una bella passerina così fresca dato che alla sua età non ne aveva più molte possibilità’, e per la verità pare sia piaciuto anche a lei…, Io gli risposi che semplicemente ero io che dovevo ringraziare lui per l’efficienza mostrata.
Pensai allora di telefonare alla cagna ordinandole di venire a casa mia, la sera e che naturalmente su come avrebbe dovuto giustificare la cosa con i suoi non mi sarebbe importato, lei mi rispose con uno sconsolato: “Si, Padrone”.
Verso le nove la schiava arrivò a casa mia e vidi il suo volto rassegnato di chi sapeva di essere stato colto in fallo e che sarebbe stato punito.
Le dissi subito che era stata molto indisciplinata oggi e che il controllo fatto da Mario era stato molto negativo: la depilazione era stata inadeguata, e si era bagnata ed eccitata senza chiedere il permesso preventivo al suo padrone e che quindi avrei dovuto punirla con cinquanta steccate col bambù sul sederino.
La cagna disciplinatamente mi ringrazio per le steccate dicendomi grazie Padrone, anche se pure questa volta il tono verso le ultime steccare si era affievolito di molto.
Alla fine della punizione fu molto provata e la notte avrebbe fatto molta fatica a dormire col Culetto così ridotto.
Finì cosi il primo giorno feriale della schiavitù di Nicoletta…..